Batimarso 2017
Si rinnova la tradizione più antica della nostra terra. Il Magnifico Consiglio dei Ragazzi con gli Amici del Villaggio organizza il “Batimarso 2017”. Domenica 26 Marzo tre singolo cortei in bicicletta, con partenza alle 16:00 e trascinando bussolotti e bandotti per fare baccano, percorreranno tutta Rosà per raggiungere la Piazza di Cusinati. Raggiunto la piazza si potrà continuare con un circuito ad anello segnalato nelle vie limitrofe, Via della Pace, Via Pigna, Via Monte Nero e ritorno in piazza Cusinati dalle ore 17.15 alle ore 18.00.
Sono varie le motivazioni della festa. La principale è di sensibilizzazione alla mobilità sostenibile, in particolare con la bicicletta, percorrendo vie alternative e piste ciclabili o anche per la sola riscoperta della bici come mezzo ecologico e salutare. Qui di seguito la mappa dei percorsi e il volantino distribuito a tutte e scuole.
Sono varie le motivazioni della festa. La principale è di sensibilizzazione alla mobilità sostenibile, in particolare con la bicicletta, percorrendo vie alternative e piste ciclabili o anche per la sola riscoperta della bici come mezzo ecologico e salutare. Qui di seguito la mappa dei percorsi e il volantino distribuito a tutte e scuole.
Capodanno Veneto
Il capodanno veneto, fissato il 1º marzo, era quindi una festività ufficiale della Serenissima Repubblica. L'uso di fissare l'inizio dell'anno in corrispondenza dell'inizio della primavera e del risveglio naturale della vita era pratica arcaica molto diffusa e riscontrabile anche in altri calendari, come nel caso del capodanno cinese.
La tradizione del capodanno veneto tuttora sopravvive nelle tradizioni di alcune zone della pedemontana berica, dell'altopiano di Asiago e in varie feste locali del Trevigiano, del Padovano a Onara e del Bassanese, che la ricordano con l'usanza del Bruza Marzo (o Bati Martho o Bati Marzo o ciamàr Marzo), che significa risvegliare l'anno nuovo. In certe zone si offre tutt'oggi lo spettacolo di grandi falò per propiziare l'anno nuovo; in altre, come a Valdagno nella valle dell'Agno in provincia di Vicenza, si fa "Fora Febraro" con i "sciòchi col carburo" (botti provocati facendo scoppiare l'acetilene, prodotto unendo il carburo di calcio con l'acqua) e i bimbi girano per le strade battendo su pentole e coperchi, o trascinando in bicicletta o a piedi delle lattine vuote (un tempo si usava trascinare la catena del camino, che così diventava lucida), con l'idea che il rumore scacci il freddo Febbraio. (da Wikipedia)
La tradizione del capodanno veneto tuttora sopravvive nelle tradizioni di alcune zone della pedemontana berica, dell'altopiano di Asiago e in varie feste locali del Trevigiano, del Padovano a Onara e del Bassanese, che la ricordano con l'usanza del Bruza Marzo (o Bati Martho o Bati Marzo o ciamàr Marzo), che significa risvegliare l'anno nuovo. In certe zone si offre tutt'oggi lo spettacolo di grandi falò per propiziare l'anno nuovo; in altre, come a Valdagno nella valle dell'Agno in provincia di Vicenza, si fa "Fora Febraro" con i "sciòchi col carburo" (botti provocati facendo scoppiare l'acetilene, prodotto unendo il carburo di calcio con l'acqua) e i bimbi girano per le strade battendo su pentole e coperchi, o trascinando in bicicletta o a piedi delle lattine vuote (un tempo si usava trascinare la catena del camino, che così diventava lucida), con l'idea che il rumore scacci il freddo Febbraio. (da Wikipedia)
La mappa dei percorsi
Il volantino distribuito alle scuole
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