Amici del Villaggio

Perché raccontare il "giudice ragazzino" Rosario Livatino nelle scuole?
Livatino è stato un esempio di coraggio e dedizione allo stato esemplare, una lezione di legalità che può aiutare i giovani a capire come il soppruso e le malvessazioni a cui assitono non rimangano confinati all'ombra dell'omertà. Le mafie in genere hanno manifestazioni che si riconducono, come il bullismo, ad atteggiamenti di sopraffazione, di negazione della libertà, di condivisione di malversazioni, di mancata identificazione di se delegata alla volontà del branco.
La finalità dunque è quella di educare alla legalità tramite esempi, testimonianze, paralleli con fenomeni malavitosi e con attività di ricerca e produzione personale.
17 marzo - 21:00 al Color Caffé - Bassano del Grappa
17, 18 e 20 marzo - nelle scuole di Bassano, Rosà e Cassola
Scarica il volantino (link)





Il 21 settembre 1990, lungo la statale per Agrigento, Rosario Livatino venne prima tamponato, poi bloccato e infine ucciso da quattro sicari della mafia. Grazie al ricordo di chi ne ammira il coraggio, pur non avendolo conosciuto, gli ideali di legalità e giustizia trovano nuova linfa tra i giovani.
Rosario Livatino il “giudice ragazzino” vive. Vive attraverso l’universalità delle note che raccontano l’uomo e il servitore dello Stato, divenuto un faro di speranza per tutti. Vive nell’opera musicale “Il mio piccolo giudice”, che andrà in scena dal 17 Marzo al Color Cafè alla SS.Trinità di Bassano prima e per tutte le scuole nei giorni successivi poi, grazie all’organizzazione dell’associazione Amici del Villaggio con il contributo di Libera Bassano e degli insegnanti.
E’ uno spettacolo da far vedere a tutti, particolarmente adatto alle scuole: “La forza della musica, l’espressività della danza, la bellezza dell’arte possono andare oltre la morte – hanno commentato – comunicando un messaggio di pace, purezza e onestà che onora il ricordo di Livatino. 


17 MARZO - 21:00 - COLOR CAFE’
Via SS Trinità 8 - Bassano del Grappa (VI)
INGRESSO LIBERO


- 17 MARZO - ROSA’ - I.C.A.G.Roncalli e IsIs A.Parolini
- 18 MARZO - CASSOLA - I.C.Marconi
- 20 MARZO - BASSANO DEL GRAPPA - IIS G.A. Remondini


- 21 MARZO - VERONA - in piazza Bra

22° edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. "Luoghi di speranza, testimoni di bellezza" è il tema che accompagnerà la giornata, la cui "piazza" principale sarà Locri, ma che si svolgerà, simultaneamente,in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d'Italia e in alcuni luoghi dell'Europa e dell' America Latina, dove la Giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento.
http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13140




Con Salvatore Nocera e proiezione video 

Le mafie in genere hanno manifestazioni che si riconducono, come il bullismo, ad atteggiamenti di sopraffazione, di negazione della libertà, di condivisione di malversazioni, di mancata identificazione di se delegata alla volontà del branco.
La finalità dunque è quella di educare alla legalità tramite esempi, testimonianze, paralleli con fenomeni malavitosi e con attività di ricerca e produzione personale.
Il percorso prevede tre fasi distinte. Si propone alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (in questo caso nostro secondaria di primo grado e prime classi della secondaria di secondo grado...) un approfondimento sul bullismo come violazione dei diritti umani dopo la visione di una conferenza spettacolo che ha come tema la figura del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nei primi anni novanta in una Sicilia devastata dall'omertà e dalla cultura mafiogena. Il “giudice ragazzino”, così come veniva chiamato Livatino, per la sua innocenza da bambino, diventa l'emblema di quella legalità che dovremmo insegnare ai nostri figli.
Il monologo “La mia scelta”, di Salvatore Nocera, vuole dare voce al giudice Livatino perchè non si perdano nell'aria la sua immensa fede, il suo impegno contro la mafia e quella innocenza che lo aveva contraddistinto.
Oltre al monologo verrà proiettato il video del brano “Il mio piccolo giudice”, con musiche e parole di Salvatore Nocera, con arrangiamenti di Fausto Mesolella. In questo intervento si declina e spiega la linea sottile, invisibile che unisce il bullismo all’illegalità.
I ragazzi non saranno solo gli spettatori di uno spettacolo, ma saranno coinvolti personalmente. Infatti si chiederà loro di disporsi a semicerchio, anche seduti per terra, per "partecipare", non "fruire". Infatti più che spettacolo questo sarà uno spettacolo-conferenza-forum in cui ognuno può dire la sua opinione. 

Approfondimento sull'autore: http://www.emanuelemariani.it/salvatore-nocera/..