Nello Statuto Comunale i Diritti dell’Infanzia
Lo statuto del comune di Rosà è stato modificato. Con votazione unanime da parte del Consiglio Comunale vi sono stati inseriti i principi fondanti della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Lo storico evento è avvenuto il 7 Novembre 2011.
La convinzione di introdurre i diritti dell’infanzia nello statuto comunale, nasce dai lavori del 5° convegno annuale degli Amici del Villaggio “Sviluppare una strategia per una città con i ragazzi" del 22-23/11/2010 (link).
La proposta fatta agli amministratori viene accolta dal presidente del Consiglio Comunale Antonio Vigo, presente al convegno, che accetta di proporre al Consiglio una variazione allo Statuto Comunale.
Domanda di modifica dello statuto (link).Delibera del Consiglio Comunale (link).
Inserire le fondamenta della Convenzione Internazionale per i Diritti dell’Infanzia nei regolamenti è il primo passo per rendere permanente l’attenzione della comunità sulla condizione dell’infanzia. Una consapevole azione di tutela dei diritti umani in genere è uno dei principi su cui si basa la nostra democrazia.
Pari opportunità, non discriminazione, diritto alla vita, devono essere promossi in ogni ambito sociale al fine di rafforzare il senso civico; di riconoscere l’individuo come tale portatore di diritti, oltreché di doveri; di dare le migliori opportunità di sviluppo e affermazione.
I quattro principi fondamentali su cui si basa la Convenzione sono:
Principio di non discriminazione
Il principio, sancito all'art. 2, impegna ad assicurare i diritti a tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori.
Superiore interesse del bambino
Il principio, sancito dall'art. 3, prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l'interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente.
Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo
Il principio è sancito dall'art. 6 che prevede il riconosce il diritto alla vita del bambino e l'impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo.
Ascolto delle opinioni del bambino
Il principio, sancito dall'art. 12, prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale. L'attuazione del principio comporta il dovere, per gli adulti, di ascoltare il bambino capace di discernimento e di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. Tuttavia, ciò non significa che i bambini possano dire ai propri genitori che cosa devono fare. La Convenzione pone in relazione l'ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e alla capacità di comprensione raggiunta in base all'età.
Questo il testo della domanda di modifica dello Statuto Comunale
Oggetto: modifica allo Statuto Comunale
Egr. Sindaco, Egr. Presidente del Consiglio, nei lavori del 5° convegno annuale del 19 e 20 Novembre 2010 con oggetto il 3° dei 9 passi UNICEF per la costruzione di una città a misura di bambine e bambini: “sviluppare una strategia per una città con i ragazzi”, è emerso la necessità di inserire l’attenzione all’infanzia nei regolamenti comunali per dare atto a tale enunciato. Opinione ampiamente condivisa dai rappresentanti istituzionali presenti.
Con la presente chiediamo quindi alle S.V. la seguente modifica dello Statuto Comunale in modo da contemplare le norme già dello Stato Italiano, che ha fatto proprio la convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia con legge specifica.
- Modifica allo Statuto Comunale di Rosà. Aggiungere il comma 7 all'art. 2 - “Finalità ed obiettivi dell’azione comunale” così descritto:
“Comma 7: Riconosce l’individuo appartenente alla fascia dell’infanzia come soggetto di diritto non passibile di discriminazione, assicura che il suo superiore interesse sia considerato prioritario in tutte le azioni intraprese, promuove il pieno sviluppo secondo le capacità e inclinazioni individuali, considera il minore come cittadino dotato di opinioni e capace di assumere decisioni. Fa propria la convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, ratificata con legge della Repubblica Italiana 176 del 27 maggio 1991, favorendo l’applicazione a livello locale dei suoi principi.”
Ringraziando dell’attenzione porgo i miei più distinti e cordiali saluti.
AMICI DEL VILLAGGIO
Articoli apparsi sulla stampa locale.
IL GAZZETTINO
I diritti dei bambini entrano nella "carta" comunale
I ragazzi nello Statuto
Tra i primi Comuni veneti ad inserire questa norma
Rosà, Mercoledì 9 Novembre 2011
Momento per molti versi significativo in consiglio comunale. Rosà, primo comune del territorio, uno dei primi del Veneto, fa entrare ufficialmente nello Statuto comunale i diritti dei bambini. I consiglieri hanno approvato alla unanimità una integrazione dell'art. 2 dello stesso statuto con un comma che recita: " Riconosce l'individuo appartenente alla fascia dell'infanzia come soggetto di diritto non passibile di discriminazione, assicura che il suo superiore interesse sia considerato prioritario in tutte le azioni intraprese, promuove il pieno sviluppo secondo le capacità e inclinazioni individuali, considera il minore come cittadino dotato di opinioni e capace di assumere decisioni. Fa propria la convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, ratificata con legge della Repubblica Italiana 176 del 27 maggio 1991, favorendo l'applicazione a livello locale dei suoi principi".
Questa approvazione, come ha riconosciuto il presidente del consiglio Antonio Vigo, è il risultato di un lavoro di squadra di un gruppo di adulti e di ragazzi, che fanno capo agli Amici del Villaggio, condiviso dalle forze politiche, che dal 2006 porta avanti il progetto di una città a misura dei più giovani. Soddisfattissimo ieri Antonio Bonamin, presidente degli Amici del Villaggio. «Credo che questo per Rosà sia un passaggio straordinario - ha commentato - mi auguro che adesso tutte le altri componenti pubbliche rosatesi, i quartieri, le società sportive, le scuole facciano entrare nei propri regolamenti i diritti e le istanze dei ragazzi». L'esperienza del Magnifico consiglio dei ragazzi di Rosà, come ha ricordato recentemente Fernando Cerchiaro del Miur Veneto, è guardata come modello in tante parti d'Italia ed è stata additata come esempio dall'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia.
S.B.
IL GIORNALE DI VICENZA
In Consiglio Salta la diretta su internet
Geremia protesta
Rosà, Lunedì 14 novembre 2011
Sedute consiliari senza la trasmissione in diretta sul sito del Comune. Consiglieri delusi perché i loro familiari ed i fans non possono seguire comodamente, da casa, i lavori.
Per la seconda volta consecutiva, per motivi tecnici, salta il collegamento Internet.
A farsi portavoce della protesta, Valerio Geremia, che ha parlato anche di inserimento in ritardo della comunicazione della convocazione del Consiglio comunale. Qualcosa non funziona nel settore dell´informatica, anche se gli avvisi via sms, per i convenzionati, resta attivo. Della soluzione del problema, si è fatta carico il sindaco Manuela Lanzarin.
Al di là della comunicazione tempestiva o meno della riunioni, sta di fatto che la partecipazione, negli ultimi tempi, è andata calando. Quando va bene, si registra la presenza di tre persone. Disaffezione o fiducia cieca nelle istituzioni?
Nel corso della stessa seduta, si è provveduto ad una modifica dello Statuto comunale. Su proposta del gruppo "Amici del Villaggio", è stata accolta la convenzione internazionale sui diritti dell´infanzia. Favorevole alla modifica dello statuto anche il consigliere Marino Carlesso, che ha ricordato il sostegno anche economico del Comune a favore degli Amici del Villaggio.
M.B.
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