Amici del Villaggio

Il baccano dei bambini scaccia l'inverno.
Domenica 27 Marzo 2011 tutti in bici a Travettore di Rosà per il tradizionale rito del Batimarso, manifestazione per i bambini, giovani e adulti che trascinando barattoli di latta con la bici fanno baccano per risvegliare la primavera.
Scarica il volantino (pdf)
Scarica il percorso di arrivo dai quartieri (pdf)

(partenza a ora da stabilire con la propria frazione/quartiere).
Per una biciclettata in allegria raccomandiamo tutti di fissare bene i “bussolotti” per evitare di perderli lungo il tragitto. Potrete depositarli in un’area delimitata all’arrivo.

All’arrivo si potrà festeggiare tutti insieme con panini, soppressa, dolci e …tanta allegria. Durante la festa potrete anche raccontare una storia, poesia o filastrocca di un tempo, potrete esibirvi in una scenetta dal sapore antico che i nonni vi possono ispirare.

I partecipanti saranno accompagnati lungo tutto il percorso dagli organi di pubblica sicurezza e protezione civile.
Con pioggia ci possiamo sempre ritrovare per festeggiare presso il patronato di Travettore.



All’epoca della Serenissima Repubblica, la fine dell’anno, invece che al 1° di gennaio come previsto dal calendario giuliano e dopo di quello gregoriano, cadeva il 1° di marzo. Questa tradizione sembra che nasca dall’antico calendario usato dai romani prima di Giulio Cesare, che faceva iniziare l’anno dal mese di marzo (in effetti così i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre sono effettivamente i mesi numero sette, otto, nove e dieci come dice il nome). Per non fare confusione, i Veneti del tempo a fianco della data scrivevano “more veneto”, cioè letteralmente “alla maniera veneta”.
Facciamo un esempio, la data 14 febbraio 1703 a Venezia diventava “14 febbraio 1702 more veneto” perché febbraio era l’ultimo mese dell’anno e il 1703 cominciava con il mese di marzo.
La festa DEl “Bati Marso” si svolgeva appunto negli ultimi giorni dell’anno e prevedeva di girare per le strade battendo dei coperchi, pentole e altri “strumenti musicali fatti in casa” facendo un gran rumore, con l’intento di fare scappare via l’inverno e il freddo e propiziare l’arrivo della bella stagione per poter iniziare i lavori nei campi.
"...par svejar fora i spirìti de la tera e farghe corajo a la rinàssita de la natura, cantando e sonando, so 'l finir de febraro che xe in ùltima l'inverno....
...vegnì fora gente, vegnì in strada a far casoto, a bàtare marso co' racole, sbàtole, ranéle, bandòti, cerci, tece e pegnate....vegnì, gente..."