Social Day 2018: nuovi cittadini, dal locale al globale!
Il 14 Aprile, anche a Rosà, si svolge la giornata del Social Day. E’ la dodicesima edizione in Italia per questa manifestazione che coinvolge le associazioni con le scuole. Gli Amici del Villaggio faranno tre gruppi con una classe di 2° media per tre attività. Un laboratorio di pasticceria per fare biscotti e tortine da vendere a scuola ai compagni, un laboratorio per disegnare cartelloni da utilizzare alla festa Primavera a Colori del 12/13 maggio a Rosà, il terzo gruppo aiuterà le maestre della sede della scuola primaria per fare il traslocco della biblioteca a seguito dei lavori previsti a giugno.
Sabato 14 aprile (e non solo!) la dodicesima edizione del Social Day: giovani impegnati localmente per cambiare il mondo
(testo dal sito socialday.org)
La sfida del Social Day comincia da lontano, mezzo secolo fa, dalla nostalgia e dalla riconoscenza per un gigante d’Europa, Dag Hammarskjöld. All’indomani della sua morte improvvisa nei cieli africani, in un incidente aereo, un gruppo di giovani delle scuole superiori svedesi decide di istituire una giornata a lui dedicata per raccogliere fondi da destinare ai Sud del mondo. Seguendo uno sviluppo carsico, discontinuo, per certi versi fortuito e casuale lungo tutta Europa, nel 2007 questa esperienza approda in Italia, a Bassano del Grappa, e in dieci anni coinvolge la provincia vicentina e altri territori in Veneto, Lombardia, Toscana e Trentino. Nel 2017 partecipano al Social day quasi 10.000 studenti con un raccolta fondi di circa 90.000 €.
Oggi il romanzo del Social Day è pronto a scrivere un’altra pagina spettacolare: dopo lunghi mesi di preparazione febbricitante, di fibrillazione, di formazioni, conteggi liste, visite nelle classi; dopo tante parole - felicità, solidarietà, cittadinanza, partecipazione, responsabilità, cambiamento - arriva il momento di farne realtà.
Una realtà che conterà, intorno alla giornata di Sabato 14 aprile, più di tremila ragazzi e giovani nel territorio bassanese, più di cinquemila in tutta la provincia, e più di diecimila in tutta Italia (nelle città di Vicenza, Treviso, Padova, Verona, Trento, Rovereto, Pisa, Milano e Lodi) pronti a sporcarsi le mani per cambiare le regole della disuguaglianza, dell’ingiustizia e dell’infelicità nel mondo.
“Il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica”, scriveva Lorenzo Milani con i ragazzi di Barbiana. Il tentativo del Social Day è il medesimo: si può partecipare, si può agire, si può cambiare il mondo. Numeri alla mano, è possibile. Ma non può valere una logica meramente generazionale. Non è dei giovani, questo percorso. È di tutti e, proprio perché di tutti, i giovani hanno pari dignità, nessuna minorità ma pieno diritto a esserci, qui, ora, oggi, pronti a cambiare. Ed è per questo che il 2018 avrà un altro motivo per essere ricordato: il 31 marzo, in un’assemblea costituente con i giovani della rete nazionale del Social Day, dopo un lungo processo costitutivo di quasi due anni, è nata l’Associazione “Social Day”, che rappresenterà l’impegno giovane a nome di tutte le comunità coinvolte in Italia e che muoverà i primi passi per arrivare, nei prossimi anni, ad amministrare l’intera iniziativa del Social Day.
Siamo di fronte a una sfida che profuma di utopia, una sfida di tutti: della comunità locale, della comunità Italia, della comunità Europa, della comunità mondo. Mettere in comune il dono reciproco del proprio impegno, della propria irriducibile presenza, un obbligo collettivo ciascuno nei confronti dell’altro, sia esso al nostro fianco, o a diecimila chilometri dalla mia porta di casa, dalla mia scuola, dalla mia vita. Una seria assunzione di responsabilità collettiva, che parte dalle giovani generazioni ma che abbraccia tutti, nessuno escluso. E che radica nel presente un futuro ancora da scrivere.
***
Il progetto “Social Day: nuovi cittadini dal locale al globale” è realizzato da:
Ong Fratelli dell’Uomo, Adelante cooperativa sociale, Progetto Mondo Mlal, Mlal Trentino, NATs per…, Samarcanda Cooperativa Sociale, Associazione Occhi Aperti, Kirikù Cooperativa Sociale, ICEI, Insieme Cooperativa Sociale, Radicà Cooperativa Sociale, La Locomotiva Cooperativa Sociale.
Social Day 2017 con Amici del Villaggio |
Sabato 14 aprile (e non solo!) la dodicesima edizione del Social Day: giovani impegnati localmente per cambiare il mondo
Social Day 2018:
nuovi cittadini, dal locale al globale!
(testo dal sito socialday.org)
La sfida del Social Day comincia da lontano, mezzo secolo fa, dalla nostalgia e dalla riconoscenza per un gigante d’Europa, Dag Hammarskjöld. All’indomani della sua morte improvvisa nei cieli africani, in un incidente aereo, un gruppo di giovani delle scuole superiori svedesi decide di istituire una giornata a lui dedicata per raccogliere fondi da destinare ai Sud del mondo. Seguendo uno sviluppo carsico, discontinuo, per certi versi fortuito e casuale lungo tutta Europa, nel 2007 questa esperienza approda in Italia, a Bassano del Grappa, e in dieci anni coinvolge la provincia vicentina e altri territori in Veneto, Lombardia, Toscana e Trentino. Nel 2017 partecipano al Social day quasi 10.000 studenti con un raccolta fondi di circa 90.000 €.
Oggi il romanzo del Social Day è pronto a scrivere un’altra pagina spettacolare: dopo lunghi mesi di preparazione febbricitante, di fibrillazione, di formazioni, conteggi liste, visite nelle classi; dopo tante parole - felicità, solidarietà, cittadinanza, partecipazione, responsabilità, cambiamento - arriva il momento di farne realtà.
Una realtà che conterà, intorno alla giornata di Sabato 14 aprile, più di tremila ragazzi e giovani nel territorio bassanese, più di cinquemila in tutta la provincia, e più di diecimila in tutta Italia (nelle città di Vicenza, Treviso, Padova, Verona, Trento, Rovereto, Pisa, Milano e Lodi) pronti a sporcarsi le mani per cambiare le regole della disuguaglianza, dell’ingiustizia e dell’infelicità nel mondo.
“Il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica”, scriveva Lorenzo Milani con i ragazzi di Barbiana. Il tentativo del Social Day è il medesimo: si può partecipare, si può agire, si può cambiare il mondo. Numeri alla mano, è possibile. Ma non può valere una logica meramente generazionale. Non è dei giovani, questo percorso. È di tutti e, proprio perché di tutti, i giovani hanno pari dignità, nessuna minorità ma pieno diritto a esserci, qui, ora, oggi, pronti a cambiare. Ed è per questo che il 2018 avrà un altro motivo per essere ricordato: il 31 marzo, in un’assemblea costituente con i giovani della rete nazionale del Social Day, dopo un lungo processo costitutivo di quasi due anni, è nata l’Associazione “Social Day”, che rappresenterà l’impegno giovane a nome di tutte le comunità coinvolte in Italia e che muoverà i primi passi per arrivare, nei prossimi anni, ad amministrare l’intera iniziativa del Social Day.
Siamo di fronte a una sfida che profuma di utopia, una sfida di tutti: della comunità locale, della comunità Italia, della comunità Europa, della comunità mondo. Mettere in comune il dono reciproco del proprio impegno, della propria irriducibile presenza, un obbligo collettivo ciascuno nei confronti dell’altro, sia esso al nostro fianco, o a diecimila chilometri dalla mia porta di casa, dalla mia scuola, dalla mia vita. Una seria assunzione di responsabilità collettiva, che parte dalle giovani generazioni ma che abbraccia tutti, nessuno escluso. E che radica nel presente un futuro ancora da scrivere.
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Il progetto “Social Day: nuovi cittadini dal locale al globale” è realizzato da:
Ong Fratelli dell’Uomo, Adelante cooperativa sociale, Progetto Mondo Mlal, Mlal Trentino, NATs per…, Samarcanda Cooperativa Sociale, Associazione Occhi Aperti, Kirikù Cooperativa Sociale, ICEI, Insieme Cooperativa Sociale, Radicà Cooperativa Sociale, La Locomotiva Cooperativa Sociale.
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